[IT] Sondaggio sulla Sfera del Sesso e della Sessualità
- Manuel Ambra
- Apr 26, 2020
- 9 min read
Negli anni, l’ideologia di sessualità è variata molto. Bisogna ammettere, in effetti, che il sesso è un argomento sempre più comune, di cui non bisogna vergognarsi come si faceva non così tanto tempo fa.
Nonostante ciò, molte sfaccettature di questa sfera tanto piacevole, quanto complessa, sono ancora considerate dei tabù e si ha sempre un po’ di difficoltà a parlarne.
Per questo motivo, ho deciso di creare un sondaggio e sottoporlo a persone di età, identità di genere e orientamento sessuale differente.
Ciò che i partecipanti non sapevano, però, è che il test è iniziato prima del questionario.
Esperimento #1: Adesione al Progetto
Inizialmente, ho selezionato due diversi gruppi di persone e diverse modalità di adesione al progetto.
Il primo gruppo (Gruppo Alfa) è stato suddiviso in due sotto-gruppi privati (Gruppo A e Gruppo B) ai quali non ho dato alcun indizio sulla natura del sondaggio. Nonostante ciò, ho sottolineato che si sarebbe svolto tramite chiamata o videochiamata, sempre mantenendo l’anonimato delle loro risposte.
Nel Gruppo A, composto da 4 persone, il 75% dei membri si è prestato disponibile, mentre il 25% ha atteso di conoscere l’argomento delle domande prima di dare il proprio consenso.
Nel Gruppo B, composto da 7 persone, l’87% di esse si è prestata disponibile, mentre il 14% si è astenuto dal rispondere.
Una volta rivelato il tema principale del sondaggio (sesso e sessualità), tutti i partecipanti del Gruppo A si sono prestati disponibili. Nel Gruppo B, invece, il 16% dei soggetti inizialmente inclini a partecipare ha espresso di preferire una forma alternativa alla chiamata, poiché in difficoltà a parlare apertamente di sessualità all’interno delle loro case.
Il secondo gruppo (Gruppo Beta) è stato selezionato tramite un poll di Instagram. In questo caso, ho rivelato sin da subito l’argomento del sondaggio, ricordandone sempre l’anonimato delle risposte.
Su 187 utenti che hanno visualizzato la proposta di adesione, solo 39 di essi hanno risposto. Di questi, 34 hanno prestato disponibilità a partecipare, mentre 5 hanno indicato di non voler prendere parte al progetto. Quindi, ho suddiviso i 34 potenziali partecipanti in due sotto-gruppi (Gruppo C e Gruppo D). Tutti i membri di entrambi i gruppi sono sempre stati contattati individualmente.
Al Gruppo C, composto da 14 membri, è stato segnalato che il sondaggio si sarebbe svolto tramite chiamata o videochiamata. Il 72% delle persone ha confermato il proprio interesse nel partecipare al progetto. Il 13% ha dichiarato di non aver compreso la natura del sondaggio. Il restante 15% ha ammesso di non poter partecipare tramite chiamata poiché in imbarazzo o in difficoltà a parlare apertamente di sessualità all’interno delle loro case.
Il Gruppo D, composto da 20 membri, ha ricevuto un link per partecipare al sondaggio tramite una piattaforma online. Il 100% dei membri ha confermato il proprio interesse nel partecipare al sondaggio.
Dai dati analizzati durante questo primo esperimento, si può evincere che vi è ancora una porzione di persone che evita l’argomento della sessualità. Una minoranza, invece, preferisce trattarlo anonimamente o solo in determinati contesti.
Il 6% della somma dei membri del Gruppo Alfa e del Gruppo Beta (Gruppo V), per un totale di 3 persone su 50, è stato sottoposto al sondaggio tramite videochiamata. Al restante 94% è stato fornito un link per rispondere al sondaggio tramite una piattaforma online.
Per ampliare la ricerca, il link è stato poi reso pubblico tramite condivisione sui social media.
Esperimento #2: Sondaggio
Il sondaggio consiste in una serie di 50 domande suddivise in 6 differenti sezioni. Il Gruppo V ha risposto a domande identiche a quelle sottoposte tramite piattaforma online.
In entrambi i casi, i soggetti non avevano obbligo di rispondere a tutte le domande.
Il sondaggio è stato reso disponibile online per 10 ore. In questo tempo, un totale di 100 soggetti ha preso parte al progetto, compresi i membri del Gruppo V.
Sezione Uno: Generalità e Orientamento Sessuale
Ho iniziato il sondaggio con domande basiche sulle generalità dei soggetti.
I partecipanti hanno un’età compresa tra i 16 e i 28 anni.
Il 77% di essi si identifica con il sesso femminile, il restante 23% ha indicato ‘Maschile’ sotto la voce Identità di Genere.
Alla domanda ‘A quale orientamento sessuale ti senti più affine?’, hanno risposto 97 partecipanti. Qui i risultati:
Eterosessuale: 63
Bisessuale: 14
Omosessuale: 8
Pansessuale: 1
Asessuale: 1
Dei restanti 10 partecipanti ad aver risposto alla domanda, 2 hanno dichiarato di non saperlo, mentre 1 ha ammesso di considerare gli orientamenti sessuali come ‘incasellamenti non necessari’. Gli altri 7 hanno dato risposte non pertinenti.
Questi risultati mostrano come, ancora oggi, una minoranza di persone (circa il 7%) non sia a conoscenza della differenza tra orientamento sessuale e identità di genere.
Con il termine orientamento sessuale si indica l'attrazione sessuale, o la mancanza di essa, di una persona verso individui di sesso opposto, dello stesso sesso o entrambi.
L'identità di genere è il senso di appartenenza di una persona a un genere con il quale essa si identifica.
In seguito, è stato domandato ai partecipanti se avessero mai sentito il bisogno di dichiarare il proprio orientamento sessuale. Un partecipante si è astenuto, mentre ben 75 soggetti hanno risposto ‘No’. Inaspettatamente, il 33% dei 24 soggetti che hanno risposto ‘Sì’ è eterosessuale.
Nonostante ciò, solo il 9% degli 11 partecipanti che hanno avuto problemi ad accettare il proprio orientamento sessuale è etero. Tra le cause più comuni rivelate dai partecipanti stessi, si ripete la ‘paura di essere diverso e non essere accettato’ e la ‘mancanza di persone dichiarate dove vivo’, dunque, l’isolamento.
Inoltre, il 53% dei soggetti ha dubitato della propria sessualità e circa l’80% crede che l’orientamento sessuale possa variare.
Infine, il 12% dei partecipanti ritiene che la sessualità e il romanticismo siano equivalenti.
Recenti ipotesi dimostrano che vi sia differenza tra orientamento sessuale e orientamento romantico. Come già evidenziato, il primo indica l’attrazione sessuale, o la mancanza di essa, di una persona verso individui di sesso opposto, dello stesso sesso o entrambi. L’orientamento romantico, invece, ne indica l’attrazione emotiva e/o romantica, o la mancanza di essa.
Ad esempio: un individuo bisessuale eteroromantico è attratto sessualmente da entrambi i sessi, ma prova emozioni unicamente per il sesso opposto.
Sezione Due: Educazione e Informazione
La seconda sezione del sondaggio era volta ad analizzare i sistemi di informazione dei giovani in Italia.
Il 19% dei soggetti ha ammesso di non aver mai assistito a lezioni di educazione sessuale. Il 12% ha dichiarato di aver partecipato a corsi facoltativi, mentre ben il 69% ha ricevuto nozioni sulla sessualità grazie ai programmi scolastici.
Nonostante ciò, la maggior parte dei soggetti hanno definito queste lezioni come ‘superficiali’ e incentrate perlopiù sulla prevenzione da malattie e gravidanze, sebbene la maggioranza dei partecipanti abbia ritenuto di aver imparato qualcosa di nuovo.
Solo il 17% dei soggetti ha assistito a corsi o lezioni che trattavano anche l’argomento del piacere.
Inoltre, circa l’83% delle persone ha dichiarato di utilizzare internet come prima fonte di informazione in caso di curiosità sulla sessualità. Molti di essi, però, hanno ammesso di ritenerlo sbagliato e non del tutto affidabile.
Come già analizzato, alcune persone tendono a favorire l’anonimato quando si ha a che fare con la sfera sessuale. Di conseguenza, internet è la soluzione più rapida e comune per sciogliere un dubbio.
Come molti soggetti hanno sottolineato, però, per garantire una maggiore attendibilità, è necessario selezionare bene le fonti. In effetti, è consigliato favorire i molti forum sul web gestiti da professionisti competenti.
Sezione Tre: Sesso e Precauzioni
Il 53% dei partecipanti al sondaggio è attualmente in una relazione. Un solo soggetto ha dichiarato di essere in una relazione aperta.
Il 74% delle persone ha avuto un rapporto sessuale completo. Uno solo si è astenuto dal rispondere. A tutti è stato chiesto di indicare a che età hanno perso la verginità. In media, i partecipanti di sesso maschile hanno avuto il loro primo rapporto sessuale a 17 anni, mentre i soggetti di sesso femminile a 16 anni.
Alla domanda ‘C’è qualcosa che avresti preferito sapere prima del tuo primo rapporto sessuale?’, i partecipanti si sono divisi quasi equamente.
Il 55% dei partecipanti ha attualmente un partner sessuale stabile.
Inoltre, 68 partecipanti hanno ammesso di fare uso di precauzioni. Circa il 40% di essi ha dichiarato di farne uso per contraccezione, mentre l’8% per prevenzione da malattie sessualmente trasmissibili. Il restante 52% ha selezionato la voce ‘Entrambe’.
Nonostante ciò, solo 19 partecipanti hanno effettuato esami di controllo per MST.
Le MST, nonostante il nome, non sono trasmissibili unicamente per via sessuale. Di conseguenza, è consigliato effettuare esami di controllo a prescindere dalla promiscuità delle proprie relazioni. In Italia, esistono centri dove tali controlli sono gratuiti e anonimi. Però, per i minori questi centri non sono accessibili e per effettuare esami del sangue relativi a malattie sessualmente trasmissibili è necessario il consenso di un genitore o tutore legale.
Sezione Quattro: Pornografia e Fantasia
Tra i 100 partecipanti al sondaggio, 82 soggetti hanno dichiarato di aver fatto uso di materiale pornografico. Circa il 23% di essi ha ammesso di averlo visionato per sola curiosità. Inoltre, 74 persone ne hanno fatto uso prima di essere maggiorenni.
Il 69% dei partecipanti ritiene che la pornografia sia più accessibile rispetto a informazioni ufficiali sulla sfera della sessualità. Solo il 26% ha affermato il contrario, mentre il restante 5% si è astenuto dal rispondere.
Molti studi dimostrano come l’accesso alla pornografia in tenera età possa alterare la visione della realtà nel futuro adulto. Inoltre, il fatto che la maggior parte dei partecipanti al sondaggio ritenga che la pornografia sia più accessibile rispetto a informazioni attendibili dimostra come numerosi giovani sciolgano i loro dubbi sulla sessualità attraverso materiale pornografico, poiché appunto maggiormente accessibile. Tuttavia, esso non è che una rappresentazione falsata di ciò che è realmente il sesso e l’affettività.
Quasi il 50% dei partecipanti ritiene che le fantasie che ricerchiamo nella pornografia siano il riflesso di ciò che vorremmo mettere in pratica nella realtà. Inoltre, 38 soggetti hanno ammesso di aver avuto fantasie di cui si vergognavano e ben 37 di essi hanno dichiarato di vergognarsene poiché considerate un tabù dalla società. Nonostante ciò, oltre il 76% di questi partecipanti ha raccontato una delle proprie fantasie più segrete. La ragione principale per la quale i soggetti hanno ammesso di vergognarsi riguarda la natura delle loro fantasie. Infatti, spesso essa riguarda la violenza (come la pratica del BDSM) o l’inclusione di un partner esterno alla coppia.
Il 45% delle persone ha ricercato online le proprie fantasie: 20 di essi per scopi ricreativi, mentre i restanti 25 per pura informazione. Il 19% dei soggetti si è astenuto dal rispondere.
Inoltre, 42 partecipanti hanno realizzato una delle loro fantasie nella realtà. La maggior parte di essi ha avuto un’esperienza pari o superiore alle proprie aspettative.
Sezione Cinque: Masturbazione e Tabù
L’89% dei partecipanti al sondaggio ha praticato masturbazione.
È stato poi domandato ‘A quanti anni hai praticato masturbazione la prima volta?’. Tra i soggetti di sesso femminile, l’età media registrata è di circa 14 anni. Tra i partecipanti maschili, invece, l’età media è di 12 anni. Inoltre, 24 persone hanno dichiarato di avere tabù legati alla masturbazione. Il 100% di esse si identifica come ‘Femmina’.
Questi dati evidenziano come la masturbazione femminile sia ancora considerata un tabù. L’importanza della masturbazione è spesso sottovalutata. L’autoerotismo ci aiuta a conoscere il nostro corpo e a capire cosa ci piace di più e cosa meno. In più, molti studi dimostrano come la masturbazione faccia bene alla salute. Non solo essa rende più felici e riduce lo stress poiché produce ossitocina e dopamina, ma allontana anche il rischio di tumore, diabete e cistiti.
Da domande seguenti, il sondaggio ha evidenziato come ben 36 partecipanti si sentano influenzati da stereotipi legati alla propria identità di genere. La maggior parte delle motivazioni date includono il ruolo della donna come ‘docile e casta’. Inoltre, viene menzionato più volte ‘se la donna non urla e non fa gemiti non è contenta di fare sesso’.
Alcuni soggetti di sesso maschile hanno, invece, ammesso di essere influenzati da stereotipi riguardo 'la figura di maschio dominante e insensibile' o le dimensioni del proprio pene, nonché la durata nel rapporto sessuale.
Questi dati confermano lo studio sulla pornografia della sezione precedente: una mancante o lacunosa educazione da giovani porta ad una visione storpiata della sessualità nel futuro adulto. Ciò si applica siaalla figura femminile come sottomessa al piacere dell'uomo che a quella maschile come virile e dotato.
Sezione Sei: App di Incontri e Social Media
Solo 30 partecipanti hanno utilizzato app d’incontri. Di essi, oltre il 56% ne ha fatto uso prima di essere maggiorenne. Inoltre, circa il 64% dei soggetti ha incontrato una persona conosciuta su queste piattaforme. I risultati di tale conoscenza includono perlopiù sesso occasionale e amicizie, ma in pochi casi anche relazioni stabili.
Ben 53 partecipanti hanno incontrato qualcuno conosciuto tramite social media. Inoltre, ben il 49% dei soggetti ritiene che ci sia differenza tra conoscenza su app d’incontri e su social media. Tra i motivi di tale affermazione, si ripete che gli utenti di dating app abbiano principalmente uno scopo: il sesso occasionale. Al contrario, sui social media, gli utenti si scrivono e incontrano per molteplici ragione.
Da passato utente di app d’incontri, posso constatare che tali affermazioni siano uno stereotipo. È vero che la maggior parte delle persone presenti su piattaforme di appuntamenti abbia come unico scopo quello di ‘divertirsi’, nonostante ciò, molti utenti sono anche alla ricerca di nuove amicizie e conoscenze.
Conclusione
In conclusione, questo sondaggio ha confermato molte mie idee su come è percepita la sfera della sessualità tra gli adolescenti e i giovani adulti al giorno d’oggi. Ciononostante, altri miei preconcetti sono stati smentiti.
Per prendere parte a futuri sondaggi e ricerche, ricordatevi di seguirmi su Instagram al profilo @manwell410. Se questo studio vi è piaciuto, lasciate un like all’articolo e un commento per proposte su futuri sondaggi.
Ringrazio tutti coloro che hanno preso parte al Progetto.
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